Robotica a Carimate: quando l’educazione diventa futuro

Oggi voglio raccontarvi di un’esperienza che mi ha colpito davvero tanto. Ho partecipato a un evento organizzato proprio a due passi dalla mia aula, all’interno dell’auditorium di ComoNext, dove svolgo la mia attività di formatore tecnico per la MACA – Manufacturer Academy di Lomazzo.

L’evento in questione era dedicato alla presentazione del progetto di robotica scolastica promosso dalla scuola media di Carimate, un progetto che porta il nome di Robotica Carimate e che coinvolge ragazze e ragazzi giovanissimi – parliamo di studenti dai 4 ai 14 anni – in percorsi educativi altamente innovativi basati sulla robotica, sulla programmazione e sul lavoro di squadra. Sono stato invitato con grande gentilezza dallo staff di ComoNext a presenziare, a vedere con mano il lavoro svolto dai ragazzi e a portare il mio saluto e il mio incoraggiamento. E così ho fatto, con enorme piacere.

Mi sono fermato ad ascoltare i loro racconti, a osservare da vicino le loro creazioni, le prove pratiche, le spiegazioni, le simulazioni, e a conoscere il loro mondo, fatto di sensori, codici, piccoli robot, sfide e obiettivi sempre più ambiziosi. Ma la cosa che mi ha colpito più di tutte, e che voglio sottolineare in modo particolare, è un dettaglio che in realtà racchiude tutta la forza di questo progetto: i loro coach sono ex studenti della stessa scuola. Ragazzi oggi tra i 21 e i 24 anni, che qualche anno fa erano seduti sugli stessi banchi, con lo stesso entusiasmo e la stessa voglia di scoprire. Questo significa che la passione non solo nasce tra quei banchi, ma resta nel tempo, diventa parte della vita, e si trasforma in esempio, in guida, in testimonianza. È questo il vero miracolo dell’educazione quando è fatta bene: non si ferma alla teoria, ma lascia il segno. Ho voluto portare anche il mio personale in bocca al lupo a questi studenti straordinari che si stanno preparando per le semifinali mondiali e che, incrociando le dita, potrebbero arrivare fino alla finale a Singapore. Un orgoglio vero per tutto il nostro territorio. Quello che mi affascina è che parliamo di studenti in piena adolescenza, che ancora non sanno che professione faranno da grandi. C’è chi sarà medico, chi forse avvocato, chi magari artigiano, elettricista, meccanico, chi lavorerà in banca o aprirà un’azienda. Ma intanto collaborano, progettano, costruiscono, imparano a trovare soluzioni concrete con approcci diversi, perché hanno personalità e modi di ragionare differenti, e proprio per questo riescono a essere così forti e vincenti. È un bellissimo esempio che vale per tutta la Lombardia, ma che dovrebbe far riflettere anche a livello nazionale. E ora la domanda la rivolgo a voi che mi leggete: avreste voluto anche voi un’opportunità così, da ragazzi? 

Vi piacerebbe che i vostri figli o nipoti potessero avere la possibilità di affrontare percorsi di questo tipo, dove la scuola non è solo un luogo di studio ma anche di passione, allenamento e scoperta? Personalmente sono convinto che la robotica, applicata in questo modo, sia uno strumento formidabile per crescere cittadini capaci di pensare, risolvere problemi, lavorare insieme e sognare in grande. E oggi ho visto tutto questo negli occhi di quei ragazzi di Carimate. A loro vanno i miei complimenti più sinceri. Bravissimi davvero.