Il cane, amico fedele e maestro di vita. Una riflessione per la Giornata Mondiale del Cane
- Francesco Carbone
- 6 giorni fa
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✍️ di Francesco Carbone
Il 26 agosto si celebra la Giornata Mondiale del Cane. Un’occasione non solo per condividere una foto tenera o un ricordo sui social, ma per fermarsi un attimo e porsi qualche domanda:

Cosa vuol dire davvero avere un cane? Quanto tempo gli dedichiamo, e cosa riceviamo in cambio? Siamo sicuri di meritare tutto quell’amore incondizionato? Un cane non è una moda, non è un oggetto da esibire o un passatempo per i momenti di noia.È una responsabilità quotidiana, che richiede impegno, cura, attenzione. Passeggiate, bisogni, educazione, gioco, affetto. Tutto questo in un mondo frenetico dove il tempo sembra non bastare mai.
Eppure, proprio per questo, il cane diventa un antidoto alla nostra disconnessione umana. Viviamo incollati allo smartphone, ipnotizzati da video che scorrono senza lasciarci nulla.
Ma quando è stata l’ultima volta che hai camminato nel silenzio, con il tuo cane, ascoltando solo i tuoi pensieri e il rumore dei passi? Quanto vale davvero quel momento di pace, di connessione vera, rispetto a un’ora passata a scrollare TikTok?
Il cane ci riporta alla realtà. Ci obbliga a uscire, a respirare, a guardare oltre lo schermo. E così facendo, ci insegna qualcosa che stiamo dimenticando: il valore del tempo, della costanza, della fedeltà.
Ma il cane non è solo un compagno affettuoso. Sai quanti cani lavorano ogni giorno per salvare vite umane? Quanti sono stati eroi silenziosi nelle guerre, nei terremoti, nelle missioni di salvataggio? Cani guida per ciechi, cani da soccorso alpino, cani dell’antidroga, dell’antiterrorismo, cani che annusano esplosivi e prevengono tragedie e cani da salvataggio in mare. Cani che accompagnano disabili con una dedizione che non si può insegnare: si dona.
E tu, li hai mai guardati con la giusta ammirazione? Ti sei mai chiesto quanto sarebbe più povero il nostro mondo senza di loro?
E allora oggi, se hai un cane, spegni il telefono per un’ora. Guardalo negli occhi, portalo in un posto nuovo, gioca con lui come facevi quando lo hai accolto per la prima volta. E se non ce l’hai, ma hai il tempo e la possibilità, perché non pensare a un’adozione? Ci sono migliaia di cani nei canili, pronti a insegnarti molto più di quanto tu possa immaginare.
In un mondo che corre e consuma tutto in fretta, il cane ci insegna a fermarci.A respirare.A tornare umani.
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