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LA MAMMA È DONNA. SEMPRE

di Francesco Carbone


In un tempo confuso, dove tutto sembra potersi ridefinire, riformulare, rinominare… dove perfino le parole più sacre vengono sostituite da sigle fredde e asettiche, io oggi voglio fermarmi. Fermarmi per dire grazie. Grazie a mia madre, grazie a mia moglie, grazie a tutte le mamme del mondo. Perché oggi è la loro festa. Ma, più ancora, perché oggi – e ogni giorno – la loro presenza è un miracolo silenzioso che si rinnova.


mamma di francesco carbone

Mia madre mi ha cresciuto con sacrificio e dedizione. Non servono molte parole, perché chi ha avuto una mamma presente, capisce. È quel piatto caldo a qualsiasi ora del giorno, anche quando era stanca oppure ammalata. È quell’abbraccio che sa guarire più di mille medicine. È la carezza che ti fa capire che sei al sicuro, anche nel pieno della tempesta.


Mia moglie, oggi, è la madre di nostro figlio. E in quel suo sguardo stanco ma fiero, nelle notti insonni, negli occhi che brillano anche quando le forze vengono meno, io vedo la forza della maternità. Vedo la grandezza del femminile che accoglie, protegge, dona. Ed è proprio lì che voglio andare: la mamma è donna. Sì, donna. Non c’è tecnologia, ideologia o burocrazia che possa sostituire questo fatto biologico, spirituale, antropologico.



Nulla da togliere ai padri – lo dico anche da genitore. Anch’io, per mio figlio, sono un punto fermo, un riferimento, un compagno di avventure. Ma c’è qualcosa che solo una madre può dare: quel legame profondo e misterioso che comincia ancor prima della nascita, e che resta per sempre.


Un pensiero va alle madri che lottano ogni giorno nei luoghi dimenticati dal mondo: madri che stringono forte i figli nei rifugi sotto le bombe, madri che digiunano per far mangiare i loro piccoli, madri che non si arrendono nemmeno davanti al dolore più grande, quello di perdere un figlio. E continuano a vivere, a pregare, a sperare. Questo è eroismo. Altro che modelli da copertina.


In un’epoca in cui si tende a banalizzare tutto, in cui la parola “maternità” viene svuotata e sradicata dalla sua verità, noi abbiamo il dovere – sì, il dovere – di difendere la figura della madre. E con essa, la donna. Perché è dalla madre che parte ogni civiltà. È nel ventre di una donna che nasce la speranza del futuro.


Questa festa non è una ricorrenza commerciale. È un’occasione per riscoprire le radici, per ritornare alla verità, per dire: la mamma è la colonna portante della casa, della famiglia, della società. La mamma è donna. E nessuna “identità fluida” potrà mai replicare ciò che una madre dona.


A tutte le mamme, oggi e sempre: grazie.

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